ALLERTA METEO, RIVELLINI: BASTANO DUE GOCCE DI PIOGGIA E LE STRADE DEL TORRESE E DELLO STABIESE VENGONO CHIUSE. NOVARTIS IN FUGA, A RISCHIO CENTINAIA DI POSTI DI LAVORO A CAUSA DEL DEGRADO E DELLA CATTIVA POLITICA

«Siamo alle solite, bastano due gocce di pioggia e nell’area del Torrese e dello Stabiese si blocca il traffico e i cittadini sono costretti ad armarsi di gommoni per circolare. Una doppia vergogna che da una parte lede il diritto alla mobilità della popolazione, e dell’altra mette in serio pericolo 500 posti di lavoro: proprio davanti alla Novartis, che è tra i maggiori insediamenti farmaceutici del Mezzogiorno, il fiume esonda. Così che la multinazionale svizzera, valuta di ridurre il personale e di andarsene via dalla Campania, perché non ci sono infrastrutture all’altezza». È quanto dichiara Rivellini, candidato del centrodestra al Senato nel collegio uninominale di Torre del Greco-Castellammare, dopo l’allerta meteo diramata in Campania. «La fragilità, il degrado e l’insicurezza diffusa che pervadono il nostro sistema stradale – prosegue il candidato del centrodestra – è ben esemplificato anche dalla chiusura delle gallerie “Varano” e “Privati” della Statale “Sorrentina”, che stamattina, come ho potuto constatare di persona, continuano a restare inaccessibili anche se non c’è stata una sola goccia di pioggia. Decine di migliaia di cittadini stabiesi, torresi e sorrentini, sono privati del diritto a viaggiare in serenità per andare a lavoro, a causa della cattiva politica che da anni li ha dimenticati».

«È arrivato il momento di liberare l’Italia dal gioco del malgoverno con forza e coraggio. Forza di lottare per le proprie idee, e coraggio di non arrendersi mai. Il 4 marzo liberiamo l’Italia».

RIVELLINI: CASTELLAMMARE LIBERATA DAL DISASTRO PD, AMMETTONO DI NON SAPERE GOVERNARE. ORA LIBERIAMO L’ITALIA IL 4 MARZO

«Finalmente Castellammare è stata liberata dopo un anno e mezzo di governo catastrofico del Pd. Chiacchieroni e inconcludenti, i capibastone del Partito democratico che dalla Regione hanno tentato di gestire a proprio piacimento una città come Castellammare di Stabia hanno perso la loro partita. Tutto ciò grazie al coraggio di alcuni consiglieri comunali legati al territorio che hanno capito che ogni limite di decenza era stato superato. Gli stessi che con un atto di coraggio si sono liberati dal giogo dei capibastone regionali del Pd.  È per questo motivo che la stessa maggioranza del Partito democratico, ha deciso di mandare a casa il sindaco Pannullo dopo un acclarato dissesto finanziario e un degrado del territorio sempre più inarrestabile: è l’autodenuncia di una classe dirigente, quella del Partito democratico, che ha ammesso di essere incapace di governare e continua a cumulare fallimenti sulla pelle di cittadini onesti abbandonati dalla politica». È quanto afferma Rivellini, candidato del centrodestra al Senato nel collegio uninominale di Torre del Greco-Castellammare, dopo lo scioglimento del comune di Castellammare. «Non esiste luogo al mondo – prosegue l’ex parlamentare – che abbia un lungomare e un mare così bello, un’alta e straordinaria montagna, il Faito, a pochi minuti dal centro città. E ancora Terme di alta qualità, luoghi magici a pochi chilometri come Pompei, la costiera Sorrentina, le zone di alta qualità enogastronomiche come Agerola e Gragnano. E non ultimo il porto con le sue potenzialità, e la sua orgogliosa storia industriale che ha dato lustro all’intero Sud produttivo. Eppure, il Pd è riuscito nel miracolo di svilire un incredibile patrimonio».

«Liberata Castellammare – conclude Rivellini – è arrivato il momento di liberare l’Italia alle prossime politiche del 4 marzo. È ora di rimboccarsi le maniche. È ora di restituire a questa terra e ai suoi straordinari cittadini il futuro che si meritano. Forza e coraggio».

RIVELLINI. CIRCUM COME L’INFERNO. PENDOLARI CAMPANI TRATTATI COME BESTIE A BORDO DI TRENI INDEGNI MA DE LUCA LI IGNORA.

«Prendere la Circumvesuviana è come fare un viaggio di andata e ritorno all’inferno. Ogni giorno. Migliaia di pendolari, brava gente onesta costretta ogni santa mattina ad alzarsi per andare a lavoro, da Torre del Greco a Castellamare a Sorrento, si vede negato il diritto ad avere una mobilità dignitosa. Ma la politica continua a non ascoltarli e a buttare soldi dalla finestra per servizi indegni dei sacrifici che fanno i cittadini campani usati solo come bancomat per finanziarli». È quanto afferma Rivellini, candidato al Senato del centrodestra nel collegio uninominale di Torre del Greco-Castellamare, dopo aver viaggiato a bordo della linea vesuviana. «Anche stamattina – prosegue l’ex parlamentare – tutti i passeggeri che ho incontrato nelle carrozze, non hanno fatto che ribadirmi i loro disagi: pochi treni, sporchi, vecchi e sovraffollati. Che fanno continui ritardi, che si rompono in continuazione, e che fanno diventare ogni giornata di lavoro una vera e propria lotteria», denuncia Rivellini. «Basti pensare – osserva il candidato al Senato del centrodestra – che qui, come certificato nel 2015, ci sono stati qualcosa come 4.252 treni soppressi, e 26.533 viaggi in ritardo di oltre 15 minuti. Se oggi i cittadini di Castellamare, Torre del Greco e Sorrento, sono trattati come bestiame, è colpa dei tagli scellerati della Regione Campania, che li costringe a una vita d’inferno, nonostante tanti proclami». «I politici devono uscire dai palazzi – conclude Rivellini – e cominciare ad ascoltare la gente. Forza e coraggio, è il momento di cambiare binario, verso una precisa direzione: ascolto, investimenti, servizi dignitosi per chi lavora. In una parola, sviluppo».

PARLAMENTARIE M5S, RIVELLINI: UNA RIDICOLA FARSA, IN CAMPANIA GRILLINI CANDIDATI CON UNA MANCIATA DI CLIC

«Come volevasi dimostrare, le Parlamentarie dei Cinque stelle si sono rivelate una tragicomica farsa. In Campania, metà dei candidati grillini non è andata oltre i dieci clic, e quelli selezionati per i collegi, come tale Iolanda Di Stasio che ha preso 86 voti su internet o una certa Flora Frate che ha ottenuto appena 63 clic. E non parliamo di Ivana Mainenti, che è candidata al Parlamento con soli 3 voti: quello suo, della sorella e di sua madre, probabilmente. Ma scherziamo? È questa la “democrazia diretta” osannata da Gigino Di Maio, che ambisce a fare il premier dopo aver preso 400 voti in rete?». È quanto dichiara Enzo Rivellini, candidato al Senato del centrodestra nel collegio uninominale di Torre del Greco e Castellamare di Stabia. «Attenti, così scherza con il fuoco. I politici devono uscire dal miraggio di internet, e riprendere a stare tra la gente. Capisco – prosegue l’ex parlamentare – la rabbia della gente spesso lasciata da sola dalla classe politica in questi anni, ma votare sul web per incompetenti arruffoni e chiacchieroni non è la soluzione». «Pensiamo piuttosto a un sano confronto tra i programmi e i candidati. Per questo – rilancia Rivellini – invito i miei avversari ad un pubblico confronto fra e con la gente. Spero che i miei avversari non scappino. Io, da pacifico guerriero al servizio della gente, sono pronto ad un confronto nelle piazze del mio collegio, che giro palmo a palmo a bordo della mia Ape, fuori dai salotti, all’aperto. E loro? FORZA E CORAGGIO»

RIVELLINI, MUSEI: DIRETTORI STRANIERI LICENZIATI, MA AL POSTO DEGLI ITALIANI IL PD PIAZZA NEI MUSEI 10MILA MIGRANTI

«È una vergogna, mentre il Consiglio di Stato stoppa i direttori stranieri nei musei, nei nostri siti lavorano 10mila extracomunitari che il Pd ha preferito ai giovani laureati italiani». È quanto afferma Enzo Rivellini, candidato al Senato nel collegio uninominale Torre-Castellamare per la coalizione di centrodestra.

«Dopo un lungo balletto fatto di 16 decisioni del Tar e 6 del Consiglio di Stato – spiega l’ex parlamentare – i giudici amministrativi rimettono la decisione sui direttori stranieri dei musei all’adunanza plenaria. Ma quest’ennesima capriola giudiziaria sembra una beffa per tutti i ragazzi italiani, laureati, specializzati, ma disoccupati, che si sono visti scavalcati dal Pd di Minniti e da qualche altro demagogo di sinistra». «Invece di dare lavoro ai nostri ragazzi che hanno fatto tanti sacrifici, hanno titoli accademici, ma restano a casa per colpa di politiche buoniste e disastrose – attacca Rivellini – il Partito democratico ha pensato bene di piazzare nei nostri siti museali e archeologici 10mila extracomunitari. Per pagare i loro stipendi, il Pd ha investito trenta milioni di euro che sono stati “scippati” dal fondo per il Sud, e cioè proprio da quel fondo che dovrebbe servire al rilancio occupazionale del Meridione». «Nel mio collegio elettorale – spiega il candidato del centrodestra di Fratelli d’Italia – ci sono siti archeologici e musei di straordinaria importanza come quelli di Pompei, Ercolano e Boscoreale, luoghi dove c’è una un altissimo tasso di disoccupazione giovanile fra i laureati. Eppure la “sinistra al caviale” fa demagogia sulla pelle dei nostri figli e assume 10000 extracomunitari. È una scelta che suscita indignazione e rabbia. Basta prendere in giro i nostri figli che sono costretti a espatriare a caccia di un lavoro: solo nel Torrese sono andati via mille ragazzi laureati! Nulla contro gli extracomunitari ma #PRIMA I NOSTRI FIGLI. E poi gli altri».

 

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PROF ACCOLTELLATA, RIVELLINI: SOLIDARIETÀ ALL’INSEGNANTE NESSUN SCONTO AI COLPEVOLI DI DELITTI CONTRO DONNE E BIMBI

«Solidarietà alla professoressa Di Blasio, che ha pagato con una vile coltellata l’unica colpa di aver fatto il suo dovere di insegnante. E nessuno sconto al suo aggressore, che dev’essere assicurato alla giustizia senza benefici di pena o altri tipi di scappatoie tipiche della sinistra buonista che fanno il male del Paese». È quanto afferma Enzo Rivellini, candidato al Senato del centrodestra nel collegio uninominale di Torre del Greco e Castellamare di Stabia all’indomani di quanto accaduto nell’Istituto tecnico commerciale di Santa Maria a Vico, provincia di Caserta. «Fatti di cronaca del genere, come insegnano anche il barbaro assassinio di una 18enne da parte di un immigrato irregolare a Macerata, o il fenomeno sempre più pervasivo delle baby gang in Campania – prosegue Rivellini – dicono che occorre il pugno di ferro. Perciò, se gli elettori lo vorranno e se sarò eletto Senatore alle prossime elezioni del 4 marzo mi impegnerò a proporre una legge per abbassare l’età imputabile dei minori al di sotto dei 14 anni, e a far calendarizzare al Senato la proposta di legge, già approvata alla Camera, per escludere i colpevoli di reati contro donne e bambini dal rito abbreviato e i benefici di legge».

«Tale proposta doveva essere calendarizzata al Senato – attacca il candidato del centrodestra – ma il presidente Grasso, forse distratto dalla sua discesa in campo, e la sinistra impegnata a “coccolare” i migranti e a penalizzare gli Italiani perbene e indifesi, non l’hanno messa all’ordine del giorno di Palazzo Madama. Con la conseguenza che i delinquenti che ammazzano e stuprano donne e bambini potranno ancora usufruire del rito abbreviato e dei benefici di legge». «Chi è colpevole di delitti così efferati – conclude Rivellini – deve stare in galera con certezza della pena ed essere rieducato con rigore. FORZA E CORAGGIO sono le caratteristiche di chi in questi momenti difficili desidera rappresentare le ragioni degli Italiani». #primainostrifigli