Pubblicato: Sabato, 30 Gennaio 2016 00:25
Si è trasformato in un ring elettorale, questo lunedì di fine gennaio a Napoli.
Protagonisti da una lato il sindaco Luigi de Magistris che litiga con l’ex governatore e candidato alle primarie del centrosinistra Antonio Bassolino, dall’altro alcuni esponenti del centrodestra che lanciano la propria candidatura per Palazzo San Giacomo, è invece rimasto super partes l’ad di atitech, Lettieri. Il botta e risposta è partito con le affermazioni di Bassolino sul malgoverno del primo cittadino partenopeo: “Io sono per il dialogo. Con lo scontro la città va in un vicolo cieco – ha spiegato – Napoli è chiusa in se stessa perché non ha prospettiva. Su Bagnoli, io stesso ho fatto critiche al governo sul testo del decreto, ma una volta che è stato approvato dal Parlamento è diventato legge e deve essere rispettato. E’ qui che non capisco come faccia de Magistris a sostenere che la Cabina di regia sia illegale”. Dall’altra parte della città, il sindaco ha rilanciato, attaccando anche il premier Renzi: “Noi dimostreremo a questo presidente del Consiglio che il Sud va conosciuto, vissuto e non può essere raccontato come fa lui. Bassolino rappresenta la vecchia politica, è il monarca della munnezza, responsabile della stagione dei rifiuti. Abbiamo fatto tanti errori – ha aggiunto de Magistris – ma non siamo isolati. Noi viviamo tra la gente. Non vedo l’ora di fare la campagna elettorale contro Bassolino, nel caso in cui vincesse le primarie e Gianni Lettieri. Mi confronterò con loro ma vincerò io”. A questi attacchi Bassolino non ci sta: “Alle mie critiche politiche de Magistris risponde con gli insulti. Su questo terreno non lo seguo e lo lascio solo. In realtà il suo linguaggio è un segno di debolezza. Proprio per questo – ha ribadito – mi sono candidato, per dare ai napoletani una prospettiva di dialogo e di collaborazione tra il Comune e il Governo e per unire la città al di là di legittime opinioni e appartenenze”. Intanto, assente il numero uno di Palazzo San Giacomo, impegnato alla conferenza sulla Città metropolitana, fuori la sede del Comune si è presentato Enzo Rivellini, già consigliere regionale e parlamentare europeo, con circa dieci persone, insieme a Salvatore Ronghi e Pietro Diodato, per candidarsi a eventuali primarie del centrodestra. Rivellini poi ha lanciato il suo logo una ‘N’ con lo slogan ‘Napoli capitale’, copiando il simbolo del Napoli Calcio, in bianco e azzurro. In questi botta e risposta partenopei è poi arrivato l’intervento del premier Renzi che ha difeso il lavoro dei democrat in vista delle amministrative: “Si potra’ dire tutto quello che si vuole del PD, ma siamo l’unico partito che accetta il confronto con i cittadini”. A chiudere il cerchio Gianni Lettieri, in campo con liste civiche, sostenuto da Forza Italia e che sta proseguendo la sua candidatura a sindaco di Napoli “al di là dei partiti”, tirandosi fuori dalle dispute politiche: “La città sta vivendo una grave emergenza sicurezza – ha scritto in una nota – Intere zone della città sono in mano alla criminalità organizzata, altre ostaggio della microcriminalità Con me subito: istituzione di un corpo speciale di 300 agenti di polizia municipale; rafforzamento immediato dell’operazione strade sicure per garantire presidi fissi e mobili h24 di forze dell’ordine e di polizia; piano di videosorveglianza capillare del territorio. Solo garantendo più sicurezza – ha sottolineato infine – i napoletani saranno più liberi di vivere la propria città ad ogni ora, ed in ogni zona”.