RIVELLINI: RENZI IN DIFFICOLTÀ, MI HA SCIPPATO LO SLOGAN. PREDICA AI SUOI DI NON SCRIVERE UBRIACHI, MA POI RUBA SUI SOCIAL: FIGURACCIA DA GUINNESS

«Io capisco che Matteo Renzi versa in grande difficoltà e continua a ripetersi come un disco rotto, ma che fosse così a corto di buone idee a tal punto da copiare il mio slogan è davvero il colmo. Il segretario del Pd avrebbe potuto chiedere con gentilezza, invece di saccheggiare nottetempo la mia pagina social come il peggiore dei membri della Banda bassotti: sarei stato magnanimo dopotutto, verso chi come lui resta indietro». È quanto dichiara Rivellini, candidato del centrodestra al Senato nel collegio uninominale di Torre del Greco-Castellammare. «Come può essere facilmente documentato dalle mie pagine social – spiega l’ex parlamentare – lo slogan “Forza e coraggio” accompagna ormai da molti giorni la mia campagna elettorale. Non fosse che il segretario del Pd se ne è impossessato ieri senza neppure preoccuparsi di camuffare troppo lo “scippo”: “Noi siamo la forza e il coraggio del Paese” ha messo nero su bianco sulla sua locandina: un plagio con i fiocchi».

«Fa bene Renzi – spiega Rivellini – a consigliare ai suoi candidati di non scrivere su Facebook quando sono ubriachi: dato l’alto tasso alcolico che svapora dal suo programma e le numerose gaffe dei suoi capibastone che hanno mandato a gambe all’aria il comune di Castellammare, predicare sobrietà mi sembra il minimo. Il segretario del Pd si è però dimenticato di aggiungere ai suoi consigli quello di non rovistare nelle bacheche altrui, a caccia di idee da copiare. Ha avvertito i suoi che mille post ben fatti non oscurano l’unico pessimo che ti scappa, al fine di evitare figuracce mondiali. Ma lui, copiando il mio slogan, è il primo ad aver infranto i suoi comandamenti. Caro Matteo, l’epic fail, per essere eufemistici, stavolta l’hai fatta tu. E bella grossa». «Come recita il mio slogan originale – conclude Rivellini – ora ci vuole forza e coraggio. La forza di combattere per le proprie idee, e il coraggio di non arrendersi mai. Diffidate dalle imitazioni, il 4 marzo liberiamo l’Italia».

ALLERTA METEO, RIVELLINI: BASTANO DUE GOCCE DI PIOGGIA E LE STRADE DEL TORRESE E DELLO STABIESE VENGONO CHIUSE. NOVARTIS IN FUGA, A RISCHIO CENTINAIA DI POSTI DI LAVORO A CAUSA DEL DEGRADO E DELLA CATTIVA POLITICA

«Siamo alle solite, bastano due gocce di pioggia e nell’area del Torrese e dello Stabiese si blocca il traffico e i cittadini sono costretti ad armarsi di gommoni per circolare. Una doppia vergogna che da una parte lede il diritto alla mobilità della popolazione, e dell’altra mette in serio pericolo 500 posti di lavoro: proprio davanti alla Novartis, che è tra i maggiori insediamenti farmaceutici del Mezzogiorno, il fiume esonda. Così che la multinazionale svizzera, valuta di ridurre il personale e di andarsene via dalla Campania, perché non ci sono infrastrutture all’altezza». È quanto dichiara Rivellini, candidato del centrodestra al Senato nel collegio uninominale di Torre del Greco-Castellammare, dopo l’allerta meteo diramata in Campania. «La fragilità, il degrado e l’insicurezza diffusa che pervadono il nostro sistema stradale – prosegue il candidato del centrodestra – è ben esemplificato anche dalla chiusura delle gallerie “Varano” e “Privati” della Statale “Sorrentina”, che stamattina, come ho potuto constatare di persona, continuano a restare inaccessibili anche se non c’è stata una sola goccia di pioggia. Decine di migliaia di cittadini stabiesi, torresi e sorrentini, sono privati del diritto a viaggiare in serenità per andare a lavoro, a causa della cattiva politica che da anni li ha dimenticati».

«È arrivato il momento di liberare l’Italia dal gioco del malgoverno con forza e coraggio. Forza di lottare per le proprie idee, e coraggio di non arrendersi mai. Il 4 marzo liberiamo l’Italia».

RIVELLINI: CASTELLAMMARE LIBERATA DAL DISASTRO PD, AMMETTONO DI NON SAPERE GOVERNARE. ORA LIBERIAMO L’ITALIA IL 4 MARZO

«Finalmente Castellammare è stata liberata dopo un anno e mezzo di governo catastrofico del Pd. Chiacchieroni e inconcludenti, i capibastone del Partito democratico che dalla Regione hanno tentato di gestire a proprio piacimento una città come Castellammare di Stabia hanno perso la loro partita. Tutto ciò grazie al coraggio di alcuni consiglieri comunali legati al territorio che hanno capito che ogni limite di decenza era stato superato. Gli stessi che con un atto di coraggio si sono liberati dal giogo dei capibastone regionali del Pd.  È per questo motivo che la stessa maggioranza del Partito democratico, ha deciso di mandare a casa il sindaco Pannullo dopo un acclarato dissesto finanziario e un degrado del territorio sempre più inarrestabile: è l’autodenuncia di una classe dirigente, quella del Partito democratico, che ha ammesso di essere incapace di governare e continua a cumulare fallimenti sulla pelle di cittadini onesti abbandonati dalla politica». È quanto afferma Rivellini, candidato del centrodestra al Senato nel collegio uninominale di Torre del Greco-Castellammare, dopo lo scioglimento del comune di Castellammare. «Non esiste luogo al mondo – prosegue l’ex parlamentare – che abbia un lungomare e un mare così bello, un’alta e straordinaria montagna, il Faito, a pochi minuti dal centro città. E ancora Terme di alta qualità, luoghi magici a pochi chilometri come Pompei, la costiera Sorrentina, le zone di alta qualità enogastronomiche come Agerola e Gragnano. E non ultimo il porto con le sue potenzialità, e la sua orgogliosa storia industriale che ha dato lustro all’intero Sud produttivo. Eppure, il Pd è riuscito nel miracolo di svilire un incredibile patrimonio».

«Liberata Castellammare – conclude Rivellini – è arrivato il momento di liberare l’Italia alle prossime politiche del 4 marzo. È ora di rimboccarsi le maniche. È ora di restituire a questa terra e ai suoi straordinari cittadini il futuro che si meritano. Forza e coraggio».

RIVELLINI. CIRCUM COME L’INFERNO. PENDOLARI CAMPANI TRATTATI COME BESTIE A BORDO DI TRENI INDEGNI MA DE LUCA LI IGNORA.

«Prendere la Circumvesuviana è come fare un viaggio di andata e ritorno all’inferno. Ogni giorno. Migliaia di pendolari, brava gente onesta costretta ogni santa mattina ad alzarsi per andare a lavoro, da Torre del Greco a Castellamare a Sorrento, si vede negato il diritto ad avere una mobilità dignitosa. Ma la politica continua a non ascoltarli e a buttare soldi dalla finestra per servizi indegni dei sacrifici che fanno i cittadini campani usati solo come bancomat per finanziarli». È quanto afferma Rivellini, candidato al Senato del centrodestra nel collegio uninominale di Torre del Greco-Castellamare, dopo aver viaggiato a bordo della linea vesuviana. «Anche stamattina – prosegue l’ex parlamentare – tutti i passeggeri che ho incontrato nelle carrozze, non hanno fatto che ribadirmi i loro disagi: pochi treni, sporchi, vecchi e sovraffollati. Che fanno continui ritardi, che si rompono in continuazione, e che fanno diventare ogni giornata di lavoro una vera e propria lotteria», denuncia Rivellini. «Basti pensare – osserva il candidato al Senato del centrodestra – che qui, come certificato nel 2015, ci sono stati qualcosa come 4.252 treni soppressi, e 26.533 viaggi in ritardo di oltre 15 minuti. Se oggi i cittadini di Castellamare, Torre del Greco e Sorrento, sono trattati come bestiame, è colpa dei tagli scellerati della Regione Campania, che li costringe a una vita d’inferno, nonostante tanti proclami». «I politici devono uscire dai palazzi – conclude Rivellini – e cominciare ad ascoltare la gente. Forza e coraggio, è il momento di cambiare binario, verso una precisa direzione: ascolto, investimenti, servizi dignitosi per chi lavora. In una parola, sviluppo».

PARLAMENTARIE M5S, RIVELLINI: UNA RIDICOLA FARSA, IN CAMPANIA GRILLINI CANDIDATI CON UNA MANCIATA DI CLIC

«Come volevasi dimostrare, le Parlamentarie dei Cinque stelle si sono rivelate una tragicomica farsa. In Campania, metà dei candidati grillini non è andata oltre i dieci clic, e quelli selezionati per i collegi, come tale Iolanda Di Stasio che ha preso 86 voti su internet o una certa Flora Frate che ha ottenuto appena 63 clic. E non parliamo di Ivana Mainenti, che è candidata al Parlamento con soli 3 voti: quello suo, della sorella e di sua madre, probabilmente. Ma scherziamo? È questa la “democrazia diretta” osannata da Gigino Di Maio, che ambisce a fare il premier dopo aver preso 400 voti in rete?». È quanto dichiara Enzo Rivellini, candidato al Senato del centrodestra nel collegio uninominale di Torre del Greco e Castellamare di Stabia. «Attenti, così scherza con il fuoco. I politici devono uscire dal miraggio di internet, e riprendere a stare tra la gente. Capisco – prosegue l’ex parlamentare – la rabbia della gente spesso lasciata da sola dalla classe politica in questi anni, ma votare sul web per incompetenti arruffoni e chiacchieroni non è la soluzione». «Pensiamo piuttosto a un sano confronto tra i programmi e i candidati. Per questo – rilancia Rivellini – invito i miei avversari ad un pubblico confronto fra e con la gente. Spero che i miei avversari non scappino. Io, da pacifico guerriero al servizio della gente, sono pronto ad un confronto nelle piazze del mio collegio, che giro palmo a palmo a bordo della mia Ape, fuori dai salotti, all’aperto. E loro? FORZA E CORAGGIO»

RIVELLINI, MUSEI: DIRETTORI STRANIERI LICENZIATI, MA AL POSTO DEGLI ITALIANI IL PD PIAZZA NEI MUSEI 10MILA MIGRANTI

«È una vergogna, mentre il Consiglio di Stato stoppa i direttori stranieri nei musei, nei nostri siti lavorano 10mila extracomunitari che il Pd ha preferito ai giovani laureati italiani». È quanto afferma Enzo Rivellini, candidato al Senato nel collegio uninominale Torre-Castellamare per la coalizione di centrodestra.

«Dopo un lungo balletto fatto di 16 decisioni del Tar e 6 del Consiglio di Stato – spiega l’ex parlamentare – i giudici amministrativi rimettono la decisione sui direttori stranieri dei musei all’adunanza plenaria. Ma quest’ennesima capriola giudiziaria sembra una beffa per tutti i ragazzi italiani, laureati, specializzati, ma disoccupati, che si sono visti scavalcati dal Pd di Minniti e da qualche altro demagogo di sinistra». «Invece di dare lavoro ai nostri ragazzi che hanno fatto tanti sacrifici, hanno titoli accademici, ma restano a casa per colpa di politiche buoniste e disastrose – attacca Rivellini – il Partito democratico ha pensato bene di piazzare nei nostri siti museali e archeologici 10mila extracomunitari. Per pagare i loro stipendi, il Pd ha investito trenta milioni di euro che sono stati “scippati” dal fondo per il Sud, e cioè proprio da quel fondo che dovrebbe servire al rilancio occupazionale del Meridione». «Nel mio collegio elettorale – spiega il candidato del centrodestra di Fratelli d’Italia – ci sono siti archeologici e musei di straordinaria importanza come quelli di Pompei, Ercolano e Boscoreale, luoghi dove c’è una un altissimo tasso di disoccupazione giovanile fra i laureati. Eppure la “sinistra al caviale” fa demagogia sulla pelle dei nostri figli e assume 10000 extracomunitari. È una scelta che suscita indignazione e rabbia. Basta prendere in giro i nostri figli che sono costretti a espatriare a caccia di un lavoro: solo nel Torrese sono andati via mille ragazzi laureati! Nulla contro gli extracomunitari ma #PRIMA I NOSTRI FIGLI. E poi gli altri».

 

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